Cambiamento climatico e coperture per esterni: oggi parliamo di due argomenti apparentemente scollegati, ma in realtà non è così.
Negli ultimi anni, te ne sei accorto anche tu: piove di più, e quando lo fa, non è spesso solo una pioggerellina. E questo succede ora anche al Sud Italia, dove una volta bastava una tenda o un ombrellone per coprirsi dal sole, mentre oggi ci si ritrova ad affrontare temporali improvvisi, raffiche di vento e grandinate fuori stagione.
Secondo l’Osservatorio Città Clima di Legambiente, nel periodo 2015-2024, la Campania ha registrato 107 eventi meteorologici estremi, tra cui 45 allagamenti da piogge intense e 35 danni da trombe d’aria e raffiche di vento. I comuni più colpiti includono Napoli, Torre Annunziata e Salerno.
A ottobre 2024 violenti nubifragi hanno colpito anche la Sicilia, con allagamenti a Catania, Licata e Agrigento. Sempre secondo il rapporto Città Clima 2024 di Legambiente, l’anno si è chiuso con oltre 130 casi di allagamenti da piogge intense e 62 episodi di danni da vento in tutta Italia – e non solo al Nord .
Ma cosa c’entra tutto questo con le coperture per esterno? C’entra, c’entra eccome e te lo spieghiamo subito. Di fronte a questo scenario, chi vuole coprire uno spazio esterno deve fare i conti con una nuova realtà: il clima è cambiato e le coperture devono adattarsi.
Cosa comporta il cambiamento climatico per le coperture per esterno
Chi acquista oggi una Pergola, una Tenda da sole o una qualsiasi struttura removibile per esterno, deve sapere che:
- Il clima non è più quello di 10 anni fa
- Eventi estremi sono più frequenti anche dove prima non si vedevano mai
- Il sole cocente non è l’unico nemico: ci sono anche pioggia battente, vento e grandine
E questo cambia radicalmente anche il mondo delle coperture. Perché – e qui va detto chiaramente – non stiamo parlando di strutture in cemento armato a tenuta stagna, ma di coperture rimovibili, che non richiedono permessi di costruzione ma una documentazione semplice come CILA o SCIA, che cambia in base al Comune.
Sono pensate per proteggere, sì, ma con dei limiti fisiologici. In caso di forti eventi atmosferici, qualche infiltrazione d’acqua può essere naturale, e non è un difetto: si tratta proprio di una caratteristica delle strutture removibili che per loro natura non devono essere “permanenti”.
Come stanno cambiando le coperture? Materiali, tecnologia e attenzione al clima
Nonostante la loro natura non permanente, negli ultimi anni, tutto il settore ha lavorato per rendere le coperture sempre più performanti, resistenti e reattive. Tra materiali e nuove tecnologie, come la domotica, si sta arrivando a risultati sempre più efficienti.
Ecco come:
1. Materiali più resistenti agli agenti atmosferici
- Teli tecnici più robusti, capaci di sopportare pioggia, vento e sole estremo senza strapparsi o scolorirsi facilmente.
- Strutture in acciaio o alluminio trattato con vernici a polveri epossidiche, che resistono alla salsedine e all’esposizione prolungata ai raggi UV.
- Sistemi di scarico dell’acqua più performanti, gronde integrate e soluzioni contro gli schizzi (paraspruzzi).
2. Sensori e automazioni intelligenti
Oggi la tecnologia permette alle coperture di percepire i cambiamenti del meteo e comportarsi di conseguenza grazie a sensori e automazioni sempre più intelligenti.
- Oscillometro: è un sensore installato direttamente nel terminale della tenda. Quando la struttura vibra troppo per via del vento, la tenda si chiude da sola. A differenza del vecchio anemometro, posizionato in un punto fisso vicino al muro, l’oscillometro essendo inserito nel terminale della tenda ha una percezione completa di ciò che avviene, facendo chiudere la tenda solo quando serve davvero. Funziona a batteria, quindi va sempre controllato che sia carico.
Oscillometro VIbrabox
- Sensore sole: rileva la luminosità e può aprire o chiudere una tenda o orientare le lamelle di una Pergola bioclimatica in base alla luce.
- Sensore pioggia: chiude la tenda o la pergola appena inizia a piovere, proteggendo la struttura e lo spazio sottostante.
- Domotica integrata: tutto può essere controllato a distanza, dallo smartphone o da sistemi smart home. Utile anche se non sei a casa quando inizia il temporale.
Le esigenze dei clienti stanno cambiando (e giustamente)
Come vediamo ogni giorno nel nostro Showroom, la richiesta dei clienti non è più solo “una copertura per l’estate”. Oggi chi compra una struttura vuole usarla tutto l’anno, vuole sicurezza, resistenza e automatismi intelligenti.
E questo non vale solo per chi ha una villa con piscina: anche chi ha un terrazzo in città, o un piccolo dehors commerciale, ha diritto a una copertura pensata bene, progettata per durare e per non diventare un pericolo quando arriva il vento o l’acqua.
Una copertura non è solo una tenda: è un investimento che va fatto con consapevolezza
Oggi, acquistare una copertura per esterni significa progettare uno spazio che deve resistere a condizioni climatiche sempre più estreme. È finito il tempo delle soluzioni “leggere”, pensate solo per il sole.
Serve capire:
- Dove andrà posizionata la struttura?
- Quali sono i punti critici del tuo spazio?
- Cosa deve davvero fare quella copertura?
Per questo serve una guida, non solo un catalogo.
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